In queste ultime ore sta prendendo campo l’ipotesi di riapertura delle scuole in Zona Rossa dopo Pasqua. Grazie anche all’aumento delle vaccinazioni, la ministra della Famiglia, Elena Bonetti, ha chiesto di “rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno le scuole elementari”. Sicuramente, cercare di riportare nelle aule al più presto gli alunni più piccoli è una delle priorità del Governo. Molte famiglie, infatti, si trovano in seria difficoltà nel gestire la situazione dal momento che i genitori devono andare al lavoro e i nonni non possono sempre disponibili per stare insieme ai bambini.
Riaprire scuole dell’infanzia e primarie in Zona Rossa dopo Pasqua
Allo stato attuale, e fino al 6 aprile, per le regioni in Zona Rossa sono disposte attività didattiche a distanza per le scuole di ogni ordine e grado.
In precedenza, in un territorio in fascia rossa gli studenti fino alla prima media potevano fare lezione in presenza, ma il veloce diffondersi delle varianti del Covid anche tra i più piccoli ha fatto estendere le misure restrittive.
Dopo due anni scolastici danneggiati dalle chiusure, anche la Dad comincia a essere insostenibile sia per i nuclei familiari che come modalità didattica. Tra connessioni carenti, differenze logistiche, ritardi di apprendimento, assenza di laboratori, mancanza di esercitazioni dal vivo e impossibilità di socializzare, la scuola necessita come non mai di tornare a essere un luogo vivo e non astratto.
La situazione in Zona Arancione
Nelle zone arancioni, fino al 6 aprile, le scuole possono rimanere aperte.
Per le scuole superiori è permessa la presenza del 50% degli studenti, mentre nelle altre tipologie di scuola, dall’infanzia alla terza media, gli studenti fanno lezione in presenza con la mascherina (dai 6 anni in su).
Sicuramente c’è da aspettarsi che il nuovo DPCM del 6 aprile apporterà delle significative novità e dei cambiamenti per gli attuali assetti.