Scuola in Estate, 7 italiani su 10 favorevoli: l’indagine Demopolis

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Ben 7 italiani su 10 si dicono favorevoli alla Scuola in Estate. È l’esito di un’indagine promossa dall’istituto Demopolis riguardo alla possibilità di svolgere attività scolastiche anche nei mesi estivi. Discriminando il sondaggio, i più entusiasti sull’opportunità di fare lezione nei mesi più caldi dell’anno sono le associazioni del Terzo Settore che hanno detto sì alla proposta ministeriale in ragione percentuale dell’81%. Passando agli altri interpellati, i genitori si dicono piuttosto concordi (60%) mentre i meno convinti sono proprio gli insegnanti (45%).

Perché fare Scuola in Estate

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sta approntando un piano che prevede delle “finestre” scolastiche anche a giugno e luglio.

Le attività di Scuola in Estate non verrebbero tanto organizzate per questioni prettamente didattiche, ma per offrire ai ragazzi l’opportunità di riannodare i fili di una socialità sfilacciata dalla pandemia.

Svolgendo alcuni giorni di lezione nei mesi più caldi dell’anno i giovani avrebbero modo di ritrovare i loro compagni e potrebbero finalmente riprovare l’esperienza di essere una classe vera, effettiva, reale e non un mosaico di thumbnail nelle piattaforme online usate per la Dad.

Anche durante l’anno scolastico vari giorni di lezione si sono svolti, si stanno svolgendo e si svolgeranno in presenza, ma allo stato attuale delle cose sulle attività didattiche in aula aleggia sempre lo spettro del Covid.

La speranza è che per la stagione estiva il quadro pandemico sia sensibilmente migliorato e che i ragazzi possano incontrarsi senza troppi timori di contagiarsi o di contagiare gli altri.

Tra l’altro, tra le iniziative che verrebbero messe in programma spiccano laboratori, appuntamenti musicali, rappresentazioni teatrali, gare sportive, visite a musei, pinacoteche e gallerie d’arte.

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Luca Parigi

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