Sciopero Scuola del 6 maggio, per Unicobas risultato soddisfacente

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Lo Sciopero Scuola del 6 maggio 2021 non ha oggettivamente registrato molta adesione ma per il sindacato Unicobas il risultato è comunque soddisfacente. Su scala nazionale la manifestazione ha interessato poco più dell’1% del personale scolastico, anche se devono essere fatte delle distinzioni tra zone e zone. In Sardegna, ad esempio, il coinvolgimento è stato del 7% ma anche perché l’agitazione era stata promossa proprio dalla delegazione sarda della sigla sindacale. Percentuali un po’ più alte anche in alcune province tirreniche della Toscana quali Livorno (6%) e Pisa (4%).

Il commento di Unicobas allo Sciopero Scuola del 6 maggio

Secondo Unicobas il risultato dello sciopero del 6 maggio trova origine nel fatto che “da circa due anni il mondo della scuola si è mostrato poco propenso a usare lo strumento dello sciopero come forma di lotta”.

“A tale riguardo – dichiara ancora la sigla – ricordiamo che lo sciopero indetto da tutti i sindacati ‘maggiormente rappresentativi’, in data 8 giugno 2020, si era attestato a meno dello 0,47% di adesioni, così come la giornata di mobilitazione del 26 marzo scorso (0,46%), indetta da “Priorità alla scuola” e Cobas Scuola (che il 6 maggio hanno proclamato sciopero solo per la primaria). Invece lo sciopero del 6 maggio, indetto da Unicobas, Cobas Sardegna, USB, CUB e che ha visto l’adesione dell’organizzazione studentesca OSA, risulta essere un chiaro segnale di inversione di tendenza”.

Il risultato complessivo dell’ultima manifestazione di protesta deve essere anche interpretato alla luce di questa considerazione: “Allo stato attuale le rilevazioni svolte risultano pari al 79% degli 8200 istituti italiani e l’adesione generale allo sciopero supera l’1,1%. In particolare, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione (tarati al ribasso), abbiamo chiuso 610 plessi scolastici e scioperato in 2836 sui 30230 rilevati, nonché bloccato 6545 classi, interessandone altre 5156. Un risultato importante che sta a significare come le organizzazioni sindacali che hanno promosso lo sciopero dell’intera giornata del 6 maggio siano state capaci di ascoltare gli umori dei lavoratori della scuola, dei precari, degli studenti e delle famiglie”.

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Luca Parigi

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