Mobilità e rientro a scuola: Question Time al Senato con il Ministro Bianchi

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Mobilità straordinaria e rientro a scuola sono stati gli argomenti principali del Question Time al Senato con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. In tema di movimenti il responsabile del dicastero scolastico rammenta che “ai sensi dell’art. 6 del CCNI – triennio 2019/2022 – le operazioni di mobilità territoriale e professionale si articolano in varie fasi e che lo stesso contratto all’art. 8 disciplina la disponibilità dei posti ai fini della mobilità, ricordo che per l’anno scolastico 2021/2022, ferma restando la riserva del 50% per le immissioni in ruolo, la parte restante dei posti è stata destinata per metà alla mobilità territoriale e per l’altra alla mobilità professionale”.

Il ministro si dice d’accordo “rispetto all’esigenza avvertita anche dal Ministero di acquisire tempestivamente i dati sulle cessazioni dal servizio che costituiscono il presupposto per poter avviare correttamente le procedure di avvio dell’anno scolastico tra cui quelle di mobilità. A tal fine, l’amministrazione opera in costante raccordo con l’INPS: il termine per l’accertamento del diritto al trattamento pensionistico è condiviso con l’istituto previdenziale e indicato nella circolare dei pensionamenti. Tale data è tenuta in considerazione per la predisposizione dell’ordinanza ministeriale sui trasferimenti che dispone la chiusura delle funzionalità del SIDI per l’elaborazione delle domande di mobilità solo dopo l’avvenuto passaggio dei flussi informatici sulla certificazione dei pensionamenti da parte dell’INPS“.

Bianchi ha anche fornito i numeri e i dati della mobilità 2021: “per l’anno 2021/2022, a fronte di 87.454 domande di mobilità, quelle soddisfatte a livello nazionale sono state 47.230, pari al 60,4% del totale dei docenti che hanno partecipato alla procedura ordinaria. Nel dettaglio, sono state accolte 40.786 domande di mobilità territoriale, per un totale di quasi 7.000 spostamenti fuori regione”.

Riguardo al rientro a scuola c’è da capire se l’aumento dei casi di Variante Delta possa finire con l’inficiare il ritorno tra i banchi in presenza. Tra le altre cose, da ora in poi c’è seriamente da pensare a come potrà essere ottimizzato il sistema dei trasporti e a come organizzare al meglio le ambientazioni scolastiche.

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Luca Parigi

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