I docenti senza Green Pass potrebbero ricevere multe da 400 a 1000 Euro. Le disposizioni in materia sono fissate dal dossier del Parlamento sul Dl 111 che indica le misure di sicurezza e l’obbligo del certificato verde in ambito scolastico. In particolare, l’articolo 4, co. 1, del D.L. 19/2020 (L. 35/2020) prevede “che, salvo che il fatto costituisca reato, chiunque violi le misure di contenimento previste da DPCM, da ordinanze del Ministro della salute o da provvedimenti delle regioni, nonché da atti posti in essere per ragioni di sanità in forza di poteri attribuiti dalla legge, è soggetto alla sanzione amministrava pecuniaria del pagamento di una somma da € 400 a € 1.000. Ai sensi del co. 5. Se l’illecito amministrativo è reiterato, la sanzione amministrativa pecuniaria è raddoppiata (da € 800 a € 2.000). Secondo la formulazione testuale, la sanzione aggravata è prevista “in caso di reiterata violazione della disposizione di cui al comma 1”.
I controllori preposti e a chi vanno i soldi
Riguardo al monitoraggio dei docenti senza Green Pass, il dossier del Parlamento sul Dl 111 ricorda che “con riferimento alle scuole, la nota fa presente che la violazione del dovere di possesso ed esibizione della certificazione verde è sanzionata in via amministrativa dai dirigenti scolastici, quali “organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro”.
Riguardo alla destinazione finale delle sanzioni amministrative comminate c’è da fare un doveroso distinguo: se l’illecito in questione è accertato da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, le somme pecuniarie devono essere devolute allo Stato. Invece, se l’illecito è accertato da funzionari, ufficiali ed agenti delle regioni, delle province e dei comuni, le somme devono essere incassate, rispettivamente, dagli stessi enti appena nominati che hanno effettuato l’accertamento.
