Intervenendo agli Stati Generali della Scuola Digitale 2021 il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha definito “irrazionale la caccia alle streghe sulla Dad”. Il numero uno di Viale Trastevere ha ribadito che l’unica alternativa alla didattica alla distanza era il mancato svolgimento delle lezioni. Il responsabile del dicastero scolastico, inoltre, sottolinea anche il grande sforzo compiuto dagli insegnanti per relazionarsi con una moltitudine di studenti che appartiene alla cosiddetta categoria dei nativi digitali.
L’intervento di Bianchi agli Stati Generali della Scuola Digitale
Riguardo all’organizzazione dell’iniziativa il ministro Bianchi dice: “Il dibattito sugli stati generali del digitale è finalizzato a capire quale scuola avere nell’epoca della digitalizzazione e coincide con la fase in cui l’altra enorme sfida è quella del cambiamento climatico”.
Il Professore poi aggiunge che: “I paesi si dividono fra chi è in condizione di usare a meglio le tecnologie digitali in funzione anche di sostenibilità sociale ed economica e chi non è in grado di farlo”.
Il successore dell’Azzolina sogna poi di “infrastrutturare” il paese e formare tutti i cittadini al digitale. Queste due mosse sarebbero necessarie per garantire “l’azione straordinaria necessaria a dare all’Italia una ripresa che possa garantire nuova occupazione e solidarietà sociale fra i giovani”.
Per i professori, intanto, la migliore azione da compiere è sicuramente quella di ottenere tutte le certificazioni informatiche.
Nel 2022, infatti, non è oggettivamente più ammissibile che un insegnante non sappia usare strumenti informatici di base, quali il tablet o la lavagna interattiva multimediale, e non conosca i rudimenti di base della programmazione coding.