Bianchi: “Scuola lenta, meno nozioni e più tempo per riflettere”

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Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è intervenuto ieri, lunedì 4 aprile 2022, all’evento Educare alla pace per ripudiare la guerra organizzato dall’Unione Cattolica insegnanti e dirigenti. Il responsabile del dicastero di Viale Trastevere si è espresso sulle tempistiche degli insegnamenti nelle scuole italiane e ha invitato i docenti a operare una riduzione delle nozioni a favore di maggiori riflessioni su quanto affrontato in classe.

I tempi della Scuola Italiana per il ministro Bianchi

Il consiglio del ministro Bianchi di effettuare una scrematura nozionistica nei vari istituti scolastici italiani va interpretata come una maggiore capacità nell’approfondire e, perché no, assaporare le informazioni e gli argomenti di studio.

In poche parole, per il numero uno del dicastero didattico è meglio sviscerare una nozione a fondo che proporne due in modo superficiale e affrettato.

Una nozione, inoltre, non deve consistere in una comunicazione broadcast, da uno a molti, alla stregua di una news televisiva o radiofonica, ma deve essere approfondita in modo corale.

Queste le parole del Professore: “A volte ho il sospetto che ai ragazzi diamo troppe nozioni, troppe informazioni e chiediamo di essere alimentati da troppi stimoli; abbiamo bisogno di una scuola che permetta ai ragazzi di riflettere, a pensare insieme. Dobbiamo ritrovare quella dimensione della scuola in cui si riflette e si pensa insieme”. 

Sicuramente un buon consiglio che non mancherà di essere colto da molti docenti.

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Luca Parigi

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