Caro Scuola, aumenti fino al 10% per libri e cancelleria

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Il caro prezzi affligge anche la Scuola. Per il rientro in classe si stimano aumenti fino al 10% per l’acquisto di libri e cancelleria. Le ragioni sono ormai note: l’aumento dell’inflazione, con conseguente riduzione del potere di spesa per le famiglie, e l’impennata dei costi energetici che sta gravando sulle aziende. Per ovviare a questi rincari c’è chi cerca i testi usati, chi ricorre ai mercatini per scovare zaini in buone condizioni e chi semplicemente si adegua a questa situazione privandosi di altre cose.

Inizia la scuola ma a caro prezzo

La Scuola Italiana non è certamente economica. Tra libri, cancelleria, zaini e altri articoli di contorno ogni famiglia deve spendere un bel po’ di soldi per far studiare i suoi figli.

Per questo 2022 le spese saranno ancora maggiori perché la difficile situazione economica attuale sta generando anche delle considerevoli ripercussioni sul sistema scolastico.

Da un indagine condotta da Federconsumatori su scala nazionale emerge che i prezzi del materiale scolastico e dei volumi di testo sarebbero aumentati, in media, della ragione percentuale del 4,3% e del 2% in confronto al 2021.

Di anno in anno certi rincari possono anche essere fisiologici, dettati dalle leggi di mercato, ma le stesse cartolerie ammettono che per certi articoli gli aumenti sono decisamente consistenti e arrivano anche al 10% in più rispetto allo scorso anno.

Ovviamente a essere maggiormente interessate dai rincari sono le famiglie con figli che studiano alle scuole medie e superiori e che devono ricorrere agli stratagemmi descritti nell’introduzione per “stare nelle spese” (testi usati, mercatini ecc.).

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Luca Parigi

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