La docente colpita dai pallini di gomma è traumatizzata: “Non riesco più a insegnare. Da quel giorno non riesco più a tornare quella che ero. Sono cambiata, mi sono chiusa”. L’increscioso evento di cui è stata vittima l’insegnante é accaduto alcune settimane fa in un istituto tecnico di Rovigo ed è stato prodotto per azione di una pistola ad aria compressa.
Denuncia a tutta la classe da parte della docente
Dopo alcuni giorni di riflessione la docente colpita dai pallini di gomma ha comunicato di avere denunciato l’intera classe “per difendere la mia dignità e quella dei miei colleghi, ma soprattutto perché è stato oltrepassato un confine”.
Un’altra finalità dell’azione legale é poi quella di rompere “il clima di omertà di quella classe. Qualcuno dovrà far loro capire che hanno sbagliato, ha sbagliato chi ha sparato e chi si è messo sotto l’ala protettrice dei violenti”.
Riguardo al percorso di ripresa psicologica l’insegnante dice: “Sto cercando di risollevarmi, ma è faticoso, è come se si fosse rotto qualcosa, insegno da oltre 20 anni ma ora non mi sento più la stessa”.
Subito dopo l’accaduto la dirigente scolastica della scuola, Isabella Sgarbi, commentò l’avvenimento ai microfoni di Fanpage in questo modo: “Un gesto grave che ci deve far riflettere su come si comportano i ragazzi quando sono in gruppo.”
Le riflessioni a cui accennava la dirigente non sono certo mancate perché nel corso delle ultime settimane l’evento ha fatto nascere numerose discussioni su temi quali il rapporto tra i docenti e gli studenti, la sicurezza a scuola, il disagio giovanile e le responsabilità genitoriali.
