Choc in Iran, centinaia di bambine avvelenate per far chiudere le scuole femminili

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Choc in Iran: centinaia di bambine sono state avvelenate per far chiudere le scuole femminili. É successo a Qom, una delle principali città sante dello stato asiatico e centro di studi sciiti, a circa due ore di auto da Teheran. I casi hanno riguardato bimbe di circa 10 anni di vari istituti scolastici cittadini. A metà febbraio i genitori si sono recati al governatorato per “chiedere spiegazioni” riguardo a quanto accaduto. Dietro l’avvenimento purtroppo si cela una laida regia.

Bambine avvelenate in Iran per far chiudere le scuole femminili

Dalla fine di novembre 2022 i media di Qom hanno fatto emergere decine e decine di casi di avvelenamento respiratorio di bambine decenni locali.

Al riguardo l’agenzia di stampa iraniana Irna ha scritto che “oggi il viceministro della salute Youness Panahi ha implicitamente confermato che l’avvelenamento è stato intenzionale”.

Il portavoce del governo, Ali Bahadori Jahromi, ha dichiarato che “i ministeri dell’Intelligence e dell’Istruzione stavano collaborando per trovare la fonte dell’avvelenamento”.

“E’ emerso che alcuni individui volevano che tutte le scuole, soprattutto quelle femminili, fossero chiuse”, ha commentato il ministro Panahi.

Stando a quando detto dallo stesso ministro l’avvelenamento sarebbe stato causato da “composti chimici disponibili non per uso militare, e non è né contagioso né trasmissibile”.

A questo punto non resta che sperare che i responsabili di questo abominio vengano trovati al più presto e che non ci siano insabbiamenti.

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Luca Parigi

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