Sul riconoscimento dei titoli esteri nel giorno di martedì 4 aprile 2023 si terrà un nuovo incontro tra Ministero e Sindacati. L’intenzione ministeriale sarebbe quella di permettere di considerare disponibili alle convocazioni per le supplenze da GPS coloro che hanno un titolo al di fuori dei confini italiani ma i suoni da accordare non sono pochi e il rischio è sempre quello di poter scontentare qualcuno. Per fare un esempio, i docenti precari che già figurano inseriti nelle graduatorie temono di essere scavalcati e le stesse organizzazioni, a parte Anief, non sono allineate su questa decisione.
Nuovo incontro al Ministero sul riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero
Sul tema dell’apertura alle chiamate per le supplenze da GPS anche per i docenti con i titoli conseguiti all’estero l’incontro del 4 aprile al Ministero dell’Istruzione e del Merito potrebbe fornire qualche soluzione.
Come riportato dal noto portale Orizzonte Scuola l’unica sindacale che al momento avalla la linea ministeriale è Anief.
A tale riguardo il presidente Marcello Pacifico commenta: “Invece di affrontare il problema dalla testa, cosa facciamo? Continuiamo ad organizzare Tfa sostegno, corsi per la specializzazione, per soli 24.000 posti: sono solo questi i prossimi inserimenti nelle GPS dei docenti specializzati nel Tfa sostegno. Considerando anche i pensionamenti e coloro che opteranno per la materia curricolare, significa che il problema rimane immutato nella sua gravità”.
“Restando sul sostegno – prosegue Pacifico – è una situazione intollerabile, perché si tratta di docenti da affiancare agli alunni con disabilità: sono gli allievi che necessitano di maggiori attenzioni e quindi anche di insegnanti competenti nella didattica ‘speciale’.”
“Guardiamo alla sostanza, assumiamo tutti gli specializzati, cancelliamo i posti in deroga, introduciamo un organico aggiuntivo, specializziamo su sostegno tutti coloro che chiedono di partecipare al Tfa. Oggi (ieri per chi legge ndr) ricorre la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, istituita nel 2007 dall’Onu, ma senza un cambio di marcia a scuola c’è poco da celebrare: è arrivata l’ora dei fatti, basta con gli slogan“.