DPCM 60 CFU, da Bruxelles arriva l’ok: probabile emanazione entro fine giugno

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Per il DPCM 60 CFU da Bruxelles arriva l’ok e questo nulla osta alla sua probabile emanazione entro la fine di giugno 2023. In verità la sua promulgazione è attesa ormai da mesi, ma ora pare finalmente arrivato il momento che il nuovo sistema di abilitazione per gli insegnanti possa avere il suo varo.

In arrivo il DPCM 60 CFU

Il DPC che fissa le modalità della nuova formazione universitaria per diventare docente nelle scuole italiane ha infine ottenuto il via libera dall’UE.

A tale riguardo Il Sole 24 Ore ripropone il nuovo iter ricordando che l’abilitazione in questione, definita dal DL 36/2022, prevede il possesso di laurea e in aggiunta di 60 crediti formativi universitari (Cfu), di cui almeno 10 di area pedagogica, e un tirocinio di almeno 20 Cfu.

Oltre a quanto detto sopra, per sedersi su una cattedra sarà necessario superare un concorso, con eccezioni per i “precari storici”.

I primi insegnanti a essere abilitati con le nuove norme saranno i partecipanti al concorso riservato previsto dal decreto legge, tra cui i precari storici, o i docenti che hanno ottenuto 24 CFU entro il 31/10/2022.

Una volta superata la procedura concorsuale dovranno ottenere altri crediti e superare la prova di abilitazione per il passaggio di ruolo.

Una selezione open (laurea più 60 cfu) sarà poi prevista per altri 35.000 aspiranti che, insieme ai 35.000 della selezione riservata, potrebbero permettere di raggiungere lo scopo governativo di 70.000 immissioni in ruolo nell’arco di due anni.

Gli atenei avranno un ruolo centrale in questo nuovo iter visto che dovranno erogare i crediti formativi. Per fare in modo che il loro impegno non risulti particolarmente gravoso è allo studio una modifica normativa che permetta di svolgere 30 CFU in modalità online.
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Vincenzo Schirripa

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