Supplenze Docenti, tante cattedre da assegnare: l’invio MAD una soluzione possibile e concreta

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Nel giorno in cui ha preso il via l’iter di invio delle domande per le supplenze 2023/24 il quotidiano Repubblica ha fatto emergere una realtà piuttosto singolare. In un articolo dedicato alle docenze a tempo determinato il noto canale di informazione fa sapere che: “Su oltre 81.000 cattedre libere dopo i trasferimenti dello scorso mese di maggio, sono state autorizzate poco meno di 51mila assunzioni. In altri termini, una cattedra su tre non verrà assegnata e destinata alle supplenze“. Dal canto suo il Ministero dell’istruzione fa orecchie da mercante alla richiesta dei sindacati di istituire il doppio canale di reclutamento e quindi, a questo punto, una delle soluzioni più concrete per ambire a un ruolo di supplenza è quella di inviare una MAD.

Supplenze Docenti 2023/24 a bocce ferme: dati e considerazioni

Il numero dei supplenti per il prossimo anno scolastico consisterà di un novero didattico di 200-240mila docenti.

Del predetto ammontare, però, 30mila cattedre resteranno vacanti per mancanza di docenti titolati in base alle modalità in essere per le assunzioni.

A tale riguardo, nell’articolo relativo alle supplenze docenti del prossimo anno scolastico Repubblica riporta anche degli esempi concreti: “Le liste provinciali dei precari sono ormai vuote in diverse discipline di insegnamento. Per l’insegnamento di Italiano, storia e geografia alla scuola media occorre coprire 5.775 cattedre ma, secondo il motore di ricerca del ministero, nelle Gae non ci sono più candidati. Stesso discorso per Matematica e Scienze alla scuola media, dove occorrerebbe nominare 3.185 nuovi assunti.”

Uno dei casi più eclatanti riguarda le scuole superiori dove “per svolgere le lezioni di Elettronica, Meccanica, Informatica e tecnologie nautiche ci sarebbe bisogno di quasi 3.000 ingegneri e informatici quando nelle liste dei precari storici ce ne sono solo 24”.

A questo punto, considerato che molte liste provinciali da cui attingere sono vuote o agli sgoccioli e che il MIM non ha intenzione di istituire il doppio canale di reclutamento, una delle poche soluzioni percorribili per ottenere dei ruoli di supplenza per posti comuni e di sostegno è quello di inviare una messa a disposizione.

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Luca Parigi

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