Rinnovo CCNL, i motivi per i quali UIL Scuola Rua non ha firmato

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La Uil Scuola Rua non ha posto la firma sull’ipotesi di rinnovo CCNL 2019-21 definita all’Aran lo scorso 14 luglio e sottoscritta da altri sindacati scolastici quali Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal, Gilda degli insegnanti e Anief. I rappresentanti argomentano, sezione per sezione, le ragioni del rifiuto ma è chiaro che in linea generale non hanno trovato soddisfacenti le nuovi condizioni da applicare.

Perché Uil Scuola Rua non ha firmato il CCNL 2019-21

“I contratti si sottoscrivono per migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale – commentano da Uil Scuola Rua – Questa ipotesi di contratto appena concluso non solo non le migliora, ma in molti casi le peggiora poiché si traduce in un indebolimento della scuola dell’autonomia e della Comunità educante“.

“È mancato il coraggio di fare scelte importanti e decisive per il futuro dei lavoratori della scuola statale del paese. Ci si è solo preoccupati di rimanere nel solco del percorso tracciato dalla legge, lasciando al contratto uno spazio del tutto marginale. La parte normativa migliorata in pochissimi aspetti anche con il contributo a volte determinante della nostra organizzazione sindacale, non è bastata a compensare quanto di negativo sia stato introdotto nell’articolato che ha peggiorato notevolmente il testo contrattuale rispetto a quello precedente.

Nello specifico:

• la mobilità del personale per cui è chiaramente scritto che è trattata in subordine alla legge;
• la trasparenza nelle relazioni sindacali: non è più possibile associare i nominativi ai compensi ricevuti dal Fondo di Istituto;
• l’introduzione di un nuovo ordinamento per il personale ATA che di fatto estromette i funzionari/ex DSGA dalla comunità educante;
• responsabilità disciplinare: Per la seconda volta – era già avvenuto con il contratto 2016/18 – la materia viene rinviata.
• l’eliminazione, rispetto al precedente contratto, di tutta la parte relativa alle scuole italiane all’estero“.

Per quanto concerne fondi, stanziamenti e retribuzioni stipendiali, la Uil Scuola Rua fa notare che: “Gli aumenti includono quelli già percepiti a seguito dell’accordo del 6 dicembre 2022 (CCNL 19/21 parte economica), che corrispondevano al 95% del totale. Il restante 5% verrà erogata nei prossimi mesi. Per i docenti, quindi, è previsto un incremento della indennità fissa RPD nella misura di 10,30 euro per chi ha una anzianità di servizio fino a 14 anni, di 12,70 per chi ha una anzianità compresa fra i 15 e i 27 anni e di 16,10 euro per chi supera i 27 anni di anzianità. Per il personale ATA un aumento netto mensile così sintetizzato: Collaboratore scolastico 4.60, Assistenti 5.05, DSGA 44.30“.

In tema di mobilità il commento è il seguente: “I criteri generali per la mobilità professionale e territoriale sono sottoposti ad ogni vincolo di legge in maniera definitiva. Sono infatti incluse anche le modalità di applicazione dell’art. 58 del D.L. 73/2021, convertito in Legge 106/2021, che ha sancito il blocco triennale per i docenti che ottengono un movimento in altra provincia“.

Sulla nuova area ATA degli operatori la Uil spiega che “è priva di organico e rispetto ad essa vanno definite le risorse e i numeri di personale che andranno a coprirla. A tale riguardo abbiamo chiesto più volte all’ARAN di certificare il numero dei passaggi possibili senza ricevere risposta. L’ipotesi di contratto è stata firmata e a tale richiesta ancora non vi è risposta. Rimane inoltre aperta la questione dell’individuazione di caratteri oggettivi per determinare le figure che potranno effettuare tale passaggio tra gli attuali collaboratori“.

Fonte: Orizzonte Scuola

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Luca Parigi

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