Anche per assegnare le supplenze per l’anno scolastico 2023/24 il Ministero dell’Istruzione e del Merito userà l’algoritmo che l’anno scorso creò non pochi problemi. Dal dicastero fanno sapere che il sistema informatico in questione è stato opportunamente corretto ma certo è che un po’ di preoccupazione c’è sempre ripensando alle problematiche che vennero fuori nel 2022. D’altronde, in quest’anno all’insegna dell’Intelligenza Artificiale non è che potevamo tornare a carta e penna.
Algoritmo per le supplenze: cosa successe nel 2022
I principali problemi causati l’anno scorso dall’utilizzo dell’algoritmo in sede di assegnazione delle supplenze furono cattedre assegnate a docenti meno titolati di altri, scambi tra ruoli di sostegno e posti comuni e riconoscimenti di meno ore di lavoro con conseguenti decrementi stipendiali.
Oltre a questo non mancarono errori con le assegnazioni collegate alla legge 104 per la disabilità e altri sbagli di vario tipo per rimediare i quali ci vollero alcuni mesi.
Dal punto di vista tecnico l’algoritmo Nrmp (acronimo di National resident matcing program match) esamina i curriculum degli aspiranti e sulla base delle preferenze espresse (discipline, istituti, comuni, tipologia di contratto) fa scattare l’associazione nome-cattedra.
Se in seguito scova qualcuno più idoneo lo fa passare avanti e così via fino all’esaurimento delle graduatorie.
Incrociamo le dita anche se risvolti peggiori dell’anno scorso è davvero difficile che possano succedere.