Scuole in regola, stanziamento di 98 milioni per l’edilizia scolastica

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In questi giorni di discussione del Decreto Scuola e di continue voci sull’indizione di concorsi pubblici nel prossimo anno, il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha anche firmato un decreto che fissa lo stanziamento di 98 milioni di euro per lavori di edilizia scolastica da compiersi nel triennio 2019-2021. Scendendo nei dettagli, una buona parte di questo ammontare dovrebbe servire per mettere le scuole in regola circa le disposizioni della normativa antincendio, ma alcuni fondi saranno impiegati anche per la ristrutturazione di alcuni plessi che versano in condizioni particolarmente critiche.

Distribuzione dei fondi: modalità di accesso alle risorse

I fondi in questione verranno assegnati tramite avviso pubblico nazionale e potranno candidarsi al loro ricevimento le amministrazioni comunali italiane, le Unioni di Comuni, le Province e le Città Metropolitane. I fondi erogati agli Enti Locali consisteranno di versamenti fino a 70.000 euro per le scuole del primo ciclo e di versamenti fino a 100.000 euro per le scuole di grado superiore di istruzione.

Questo stanziamento non coincide certamente con la cifra indicata dalla Fondazione Agnelli per il risanamento di tutti gli istituti scolastici nazionali, ma servirà sicuramente ad adeguare le scuole alle norme antincendio e a migliorare la difficile situazione strutturale e logistica di molte di esse.

Il vice Ministro dell’Istruzione Anna Ascani esprime piena soddisfazione: “Andiamo avanti con il versamento di fondi per l’edilizia scolastica. La nostra finalità è avere scuola in regola e il più possibile sicure. Per questo motivo cerchiamo di agire su più fronti. Continuiamo a operare per dare ai nostri giovani l’opportunità di studiare in scuole sicure e adeguate ai tempi correnti”.

Riguardo alla difficile situazione in cui operano molte scuole italiane, in questi giorni a Roma è anche in programma la Settimana delle Piccole Scuole, un evento dedicato a istituti scolastici isolani, ubicati in zone depresse e fuori dai grandi centri di comunicazione.

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Luca Parigi

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