Gli stipendi netti degli insegnanti, come di tutti gli altri dipendenti, dal mese di luglio 2020 dovrebbero essere aumentati di 68 euro netti medi al mese, per effetto del taglio del cuneo fiscale. In parallelo, sarà svolto il tavolo per il rinnovo del CCNL. A dichiararlo è stata la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Il leader del sindacato Anief, Marcello Pacifico, sostiene che 68 euro di aumento dello stipendio per i docenti sono ancora pochi. Tutte le associazioni sindacali scolastiche vogliono che l’aumento arrivi alla cosiddetta “terza cifra”.
Le parole di Pacifico sull’aumento dello stipendio dei docenti
In merito all’atteso aumento dello stipendio dei docenti il leader di Anief, Marcello Pacifico, si è espresso con questi termini: “Ben venga il taglio del cuneo fiscale, frutto dell’estensione del cosiddetto bonus Renzi da 80 euro netti anche ai lavoratori che guadagnano oltre i 35.000 euro, non fermandosi quindi più agli attuali 26.600. Non vorremmo, però, che la situazione di emergenza sanitaria attuale, facesse passare in secondo piano, o alla peggio nel dimenticatoio, lo scandalo degli stipendi ridicoli conferiti al corpo docente italiano e al personale Ata”.
Il sindacalista prosegue: “Servono risorse immediate, stabilite già all’interno del Def di primavera, come impegno formale per la prossima Legge di Bilancio: lo abbiamo detto durante l’ultimo incontro sul memorandum della PA, tenuto a Palazzo Vidoni con la ministra della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone. Lo ribadiamo ora”.
Al momento gli stipendi dei docenti italiani si distanziano molto da quelli dei colleghi dei Paesi Ocse; per questo motivo il sindacato Anief chiede di essere convocato al ministero non appena sarà superata l’emergenza Coronavirus.
A quest’ultimo riguardo c’è la massima concertazione tra il governo e Viale Trastevere al fine di effettuare le migliori scelte per il sistema scolastico. Per il momento le scuole resteranno chiuse fino al 15 marzo e poi bisognerà vedere come evolverà la situazione nei prossimi giorni.