Coronavirus, scuole chiuse fino al 3 aprile

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Scuole chiuse fino al 3 aprile. Da martedì 10 marzo il governo estende a tutto il territorio italiano le misure restrittive varate nella notte il 7 e l’8 marzo per la Lombardia e per 14 province. Per gli effetti della decisione governativa ci si potrà spostare solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità” o “motivi di salute”. A questo punto, forse, non restava davvero altra scelta da fare.

Scuole chiuse e limitazioni in tutta Italia fino al 3 aprile

Per contrastare la diffusione del Coronavirus, dal 10 marzo al 3 aprile le misure già attive in Lombardia e in altre 14 province e relative sono estese a tutta Italia.

Tutta la penisola italiana viene quindi messa in sicurezza per arginare il contagio da Coronavirus che alla data del 9 marzo ha già coinvolto 9.172 persone con 463 morti. Il primo ministro Giuseppe Conte ha detto che per contrastare efficacemente l’avanzata del virus: “Occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia”.

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e purtroppo anche delle persone decedute. Le nostre abitudini quindi vanno cambiate da subito e per questo ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti”, ha detto il Premier.

“Mi accingo a firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come “io resto a casa”. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l’Italia zona protetta”.

Per quanto riguarda la scuola, oltre che le lezioni e la didattica ordinaria, anche le verifiche e le interrogazioni verranno effettuate a distanza. Purtroppo, organizzare delle valide metodologie di istruzione online in un simile stato di emergenza non è affatto facile. Oltre a questo bisogna pure mettere in conto che, se i ragazzi di oggi sono “nativi digitali”, alcuni insegnanti invece potrebbero avere delle difficoltà con l’utilizzo di dispositivi elettronici, servizi Web e applicazioni.

Quasi tutti gli istituti scolastici italiani sono nuovi a questo tipo di esperienza e dovranno necessariamente passare alcuni giorni affinché tutto possa essere coordinato nel migliore dei modi. Per il momento gli strumenti più usati sembrano essere il registro elettronico e gli strumenti della suite di Google.

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Vincenzo Schirripa

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