No a Scuola a luglio: la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ribadisce la linea intrapresa dal Ministero e specifica che eventualmente alcuni recuperi saranno effettuati nel mese di settembre. “Se le attività di didattica a distanza funzionano, come sta avvenendo in buona parte del Paese, non c’è assolutamente nessuna ragione per prolungare le lezioni nei mesi estivi di luglio e agosto, in edifici scolastici che peraltro non sono neanche attrezzati per affrontare la calura estiva”. A supporto delle attività di e-learning stanno per essere impiegati gli 85 milioni di euro per destinare pc, tablet e altri device agli studenti che ne sono sprovvisti.
Possibili recuperi a settembre
La Azzolina prosegue: “Se emergerà la necessità di riprendere alcuni apprendimenti per i nostri studenti, questo succederà in un secondo momento”.
Questo sta a significare che il rientro fisico negli istituti scolastici avverrà non prima dell’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, che magari potrebbe essere leggermente anticipato. Infatti, ormai appurato che le scuole non riapriranno il 3 aprile, c’è da considerare che dal 9 al 14 aprile ci saranno le vacanze pasquali, dopo ci sarebbero da effettuare le sanificazioni di rito e tra un problema e l’altro arrivare a decidere di riaprire i portoni per un mese sarebbe praticamente insensato e controproducente.
Da qui a 6 mesi, infatti, si spera che la grave emergenza sanitaria in corso sia definitivamente cessata e che ci siano le condizioni per riprendere la vita di prima in ogni settore.
La questione Maturità
Non sarà certamente il ministero a permettere che all’Esame di Maturità si venga ammessi con un’insufficienza: “Per ogni classe le valutazioni in merito alla preparazione degli allievi le farà il corpo degli insegnanti in piena autonomia”.
A tale proposito è stato anche deciso che la commissione esaminatrice della Maturità 2020 sarà composta da sei membri interni più un presidente esterno. Quest’ultimo, in particolare, si farà “garante della regolarità dell’intera procedura d’esame”.