Sciopero della Scuola lunedì 8 giugno 2020: l’agitazione indetta dai sindacati

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Per la data di lunedì 8 giugno è stato fissato uno sciopero della Scuola e dell’Area della Dirigenza del Comparto Istruzione e Ricerca. L’agitazione in questione è stata indetta dai sindacati scolastici Flc Cgil, Fsur Cisl, Fed Uilscuola Rua, Snals ConfsaL, Fgu Gilda Unams. La manifestazione trova le sue fondamenta su varie motivazioni che andiamo a elencare più sotto. Per la giornata di venerdì 5 giugno, invece, è in programma uno sciopero proclamato dai Cobas per il settore Istruzione e Ricerca.

Le ragioni dello sciopero della Scuola di venerdì 8 giugno

Per lo sciopero della Scuola dell’8 giugno 2020 la Commissione di Garanzia ha chiesto alle sigle sindacali la revoca per il mancato rispetto del termine di preavviso, fissato in 15 giorni, e per il mancato rispetto della norma di intervallo tra le azioni di sciopero.

A nome dei sindacati la Segretaria generale Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ha replicato: “Risponderemo alla Commissione di Garanzia ma lo sciopero non verrà revocato!”.

Ecco le ragioni che hanno portato all’indizione dell’agitazione:

  • Nessuna disponibilità riguardo alla richiesta di un aumento degli organici dei docenti e ATA
  • Garanzia del limite di 20 studenti per classe in caso di presenza di allievi disabili
  • Revisione dei criteri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche
  • Messa in sicurezza delle scuole
  • Deresponsabilizzazione dei Presidi riguardo alla manutenzione degli edifici e incremento delle risorse del FUN per la Dirigenza
  • Istituzione di un concorso per assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA

I motivi quindi sono molteplici e vanno a interessare l’operato di tutti gli attori del sistema scolastico (docenti, Ata, dirigenti ecc.). Sicuramente, tra tutti i punti elencati sopra quello che crediamo che verrà esaudito è il limite di 20 alunni per classi con studenti disabili.

Per il ritorno a scuola all’inizio di settembre, infatti, è ancora in essere la possibilità che possa esserci un rientro scaglionato e comunque dopo questa emergenza epidemiologica è assolutamente fondamentale evitare di costituire delle classi pollaio.

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Vincenzo Schirripa

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