Per evitare il fenomeno delle classi pollaio, ovvero delle aule sovraffollate, alcuni anni fa il Miur ha stabilito delle regole da osservare per la composizione delle aule. La regola fondamentale indica che le classi in cui sono presenti degli alunni disabili non devono superare la soglia di 20 alunni, a condizione che questa esigenza sia giustificata in base alle necessità degli stessi alunni diversamente abili. Vediamo altri casi.
Il numero massimo di alunni per classe
Se in una classe non sono presenti alunni disabili la composizione delle aule dovrebbe essere fatta avendo cura di osservare queste regole:
- Scuola dell’infanzia: minimo 18, massimo 26.
- Scuola primaria: minimo 15 (10 nei comuni montani, nelle isole minori e nelle zone geografiche ad alta concentrazione di minoranze linguistiche), massimo 26.
- Scuola secondaria di I° grado: minimo 18, massimo di 27 (18 nei nei comuni montani, nelle isole minori e nelle zone ad alta concentrazione di minoranze linguistiche)
- Scuola secondaria di II° grado: minimo 27, massimo 30.
Oltre che per scongiurare la formazione di classi pollaio, il numero massimo di alunni per classe viene stabilito anche per un criterio di sicurezza in caso di eventuali terremoti. Un’elevata concentrazione di ragazzi in una stessa classe, infatti, sarebbe d’impedimento a un regolare deflusso dall’aula e aumenterebbe il rischio di incidenti in caso di crolli.
A tale riguardo vale la pena ricordare che l’Italia è uno degli Stati a maggior rischio sismico dell’intera area del Mediterraneo, dato che si trova nella zona di incontro tra la zolla africana e quella eurasiatica.
Il grado di sismicità più alto è concentrato nella dorsale appenninica del Centro-Sud, dove infatti in passato si sono verificati eventi sismici di grande portata (Mugello, Irpinia, Messina ecc.). Ad elevato rischio sismico anche il Friuli, colpito da un devastante terremoto nel 1976, una buona parte del Veneto e la zona a Ovest della Liguria.
4 Comments
[…] Alla fine accadrà che tutte queste misure contribuiranno all’eliminazione definitiva del problema delle classi pollaio. […]
[…] Per il ritorno a scuola all’inizio di settembre, infatti, è ancora in essere la possibilità che possa esserci un rientro scaglionato e comunque dopo questa emergenza epidemiologica è assolutamente fondamentale evitare di costituire delle classi pollaio. […]
[…] dei propri spazi. Il Primo Ministro Giuseppe Conte dice che per evitare il fenomeno delle classi pollaio verrà stanziato un miliardo d’euro in più, mentre la ministra dell’Istruzione, Lucia […]
[…] C’è chi li chiama supplenti supplementari e chi, come i sindacati, precari usa e getta. Si tratta di un’imponente ed eventuale mole di 50.000 insegnanti che potrebbero venire assunti per un rientro a scuola in sicurezza, ma che potrebbero essere licenziati per giusta causa in caso di un nuovo lockdown. L’assegnazione di questi incarichi straordinari è contemplata dall’ultimo Decreto Rilancio e serve soprattutto per scongiurare il pericolo che si formino classi sovraffollate, ovvero le cosiddette classi pollaio. […]