Ai microfoni di TV2000, ovvero l’emittente della Conferenza Episcopale Italiana, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha parlato delle misure che verranno adottate per il rientro a scuola a settembre. Tra queste, la misurazione della febbre degli studenti dovrà essere fatta a casa. In questo modo il dicastero scolastico vuole coinvolgere anche le famiglie nel processo di riapertura degli istituti scolastici italiani che sono ormai chiusi dal mese di marzo 2020. Unica eccezione qualche settimana di riapertura a giugno e luglio per lo svolgimento degli esami di Stato in presenza.
Misurazione della temperatura corporea a casa: con 37.5° non si va a scuola
Per il ritorno sui banchi a partire dal mese di settembre tutti gli alunni prima di uscire di casa dovranno misurarsi la temperatura corporea. Se la misurazione riporterà un valore superiore o uguale a 37.5° l’alunno non dovrà andare a scuola.
La misurazione della febbre avverrà tra le mura domestiche per responsabilizzare e coinvolgere i nuclei familiari nel processo di riattivazione scolastica e didattica che sancirà l’inizio dell’anno scolastico 2020/21.
Ai microfoni di TV2000 la Azzolina ha speso delle parole anche per il fenomeno delle classi pollaio: “Non dovranno più esserci classi sovraffollate da 30-35 studenti. Ci sarà spazio per tutti. Stiamo lavorando per ottimizzare gli spazi già esistenti. Stiamo valutando edifici dismessi e ad altre ambientazioni che potrebbero fare al nostro caso”
Per la ministra forse va anche superato il concetto di scuola quale luogo unico e insostituibile nel corso di tutto l’anno. Facendo alcuni esempi la ministra, ad esempio, ha detto che le lezioni potrebbero svolgersi anche in cinema, teatri, laboratori, musei.
Un’altra iniziativa molto importante, infine, potrebbe consistere nell’adozione di banchi singoli che potrebbero risultare più funzionali alla causa occupando meno spazio rispetto ai banchi che tuttora concorrono a formare gli arredi delle aule delle nostre scuole.
One Comment
[…] Misurazione della temperatura corporea. È compito dei genitori misurare la temperatura corporea ai propri figli prima di mandarli a scuola. Chi ha più di 37.5° deve restare a casa. Alcuni grandi città, comunque, si sono munite anche di termoscanner per i nidi e le materne. […]