In questa strana estate 2020 il Comitato Tecnico Scientifico, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Salute stanno lavorando alacremente per garantire un rientro a scuola in piena sicurezza. Da settembre, tra docenti, studenti e personale scolastico, torneranno nelle aule degli istituti scolastici 12 milioni di persone e questo implica che chi di dovere si impegni al massimo per fare in modo che tutto fili liscio fin dai primi giorni del nuovo anno scolastico. Scopriamo quindi le misure fin qui pensate per l’avvio del nuovo anno.
Le principali misure per il rientro a scuola a settembre
In vista della riapertura delle scuole per l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, intanto, sono state pensate le seguenti iniziative.
Test sierologici a docenti e Ata. Dovrebbero svolgersi nella seconda decade di agosto e ovviamente dovrebbero servire a capire se alcuni, tra insegnanti e operatori nel settore amministrativo tecnico ausiliario, possono essere eventualmente contagiosi. In caso di positività via al tampone orofaringeo.
Banchi monoposto anti Covid. Le postazioni singole dovrebbero servire a mantenere il distanziamento interpersonale, ma ne servono qualcosa come 3 milioni.
Misurazione della febbre a casa. Per responsabilizzare e coinvolgere le famiglie nel processo di riapertura delle scuole, prima di andare a scuola i ragazzi dovranno misurarsi la temperatura corporea nella propria abitazione. Obbligo di restare a casa con valori superiori o uguali a 37.5°.
Uso delle mascherine. Quando qualcuno si alza dal banco per andare al bagno o comunque per compiere un determinato tragitto deve indossare il dispositivo di protezione.
Il commento di Andrea Crisanti
Intervenuto martedì 14 luglio su La7, il responsabile del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, Andrea Cristanti, ha dichiarato che “per i bambini fino ai 13 anni è inutile qualsiasi forma di prevenzione”.
Secondo Cristanti, infatti, una volta usciti da scuola i bambini “fanno quello che vogliono”. Le uniche misure valide sono la vaccinazione antinfluenzale e la chiusura delle scuole protratta nelle zone con il più alto tasso di contagi.