Il docente di sostegno è un insegnante per tutta la classe e non per un solo alunno. Quasi un anno fa la nota Miur n. 2215 del 26/11/2019 specificava che “Il docente di sostegno, come più volte afferma la norma, è assegnato alla classe, di cui diventa pienamente contitolare, e non al singolo alunno”. A ottobre 2020 è giusto rispolverare la nota ministeriale perché ancora in molti credono che i docenti di didattica speciale si curino di un solo studente quando di fatto sono contitolari dell’intera classe. Oltre a questo è notizia degli ultimi giorni che il Governo ha stanziato 1,2 miliardi di Euro per nuove assunzioni di docenti di sostegno.
Il docente di sostegno per tutta la classe
Il docente di sostegno è un insegnante per tutta la classe anche perché la didattica di oggi è sempre più inclusiva e sempre più pensata per il pieno coinvolgimento di tutti i componenti di un’aula.
All’atto pratico un insegnante di didattica speciale viene assegnato ad una data classe poiché in essa è presente un bambino certificato sulla base della legge 104/92, ma il docente in questione ha comunque il compito di promuovere e garantire la formazione di tutti gli alunni.
Tra l’altro, oggi come oggi, vengono condotti anche dei metodi didattici quali il tutoring o il cooperative learning attraverso i quali i ragazzi di una stessa classe studiano insieme o partecipano a dei progetti a coppie e a gruppi che il docente di sostegno deve supportare.
Rispolverare a distanza di quasi un anno la nota Miur n. 2215 del 26/11/2019 diventa utile per sfatare, una volta di più, tanti luoghi comuni riguardanti questa categoria di professori e per rafforzare l’idea di una scuola sempre più inclusiva.