La sigla sindacale Anief ha effettuato una richiesta all’Aran per il riconoscimento di un’indennità di trasferta per docenti e ATA. La questione è molto attuale in questi giorni in cui sta tenendo banco il caso della collaboratrice scolastica napoletana che durante la settimana andrebbe a lavorare in treno a Milano. Sicuramente un’erogazione del genere potrebbe alleviare le economie di chi si trova in servizio a svariati chilometri dalla propria abitazione.
Anief: venga riconosciuta indennità di trasferta a docenti e Ata
Il sindacato Anief ha comunicato che la richiesta del riconoscimento di un’indennità di trasferta per docenti e ATA verrà ribadita anche durante gli incontri in agenzia in programma il 24, 25 e 26 gennaio.
“Il comparto – dice il presidente Marcello Pacifico – è colmo di precari, soprattutto al Nord dove è più forte il flusso migratorio: per questo chiediamo un indennità specifica legata alla trasferta e all’erogazione dei buoni pasti come avviene, ad esempio, anche per i metalmeccanici.”
Sul reperimento dei fondi Pacifico poi dice: “Certo, servono delle risorse, che seguono ad uno specifico atto di indirizzo, altrimenti gli organi di vigilanza boccerebbero la nostra proposta per mancata copertura finanziaria”.
Purtroppo l’aumento del costo della vita, dovuto soprattutto ai rincari energetici e all’ascesa dell’inflazione, sta picchettando risparmi e sicurezze di molti nuclei familiari e per i lavoratori del sistema scolastico un ristoro finanziario di questo tipo potrebbe davvero servire come l’acqua al deserto.
Questo anche alla luce del fatto che molti docenti precari, e in Italia sono uno su quattro, sono in attesa dello stipendio da ben tre mesi.
Ovviamente ci stiamo riferendo ai supplenti brevi che hanno diffidato l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte per mancate corresponsioni stipendiali dal mese di ottobre.
