Alla scoperta dei nuovi ministri: Azzolina alla scuola, Manfredi a Università e Ricerca

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In seguito alle dimissioni di Lorenzo Fioramonti da Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca il premier Giuseppe Conte ha concepito due nuovi ministeri. Di questi, il Ministero della Scuola è stato assegnato a Lucia Azzolina, sottosegretario nel dicastero precedente, mentre il Ministero dell’Università e Ricerca è stato assegnato a Gaetano Manfredi. La Azzolina e Manfredi conoscono bene l’universo Scuola perché sono rispettivamente dirigente scolastico e capo della Crui, vale a dire la conferenza dei Rettori.

Identikit dei nuovi ministri Azzolina e Manfredi

“È necessario operare la separazione del comparto scuola da ricerca e università. Hanno meccanismi differenti.” Con queste parole il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di sdoppiare il Miur.

Lucia Azzolina, nuovo ministro della Scuola, ha 37 anni, proviene da Siracusa ed è diventata dirigente scolastico la scorsa estate. Avendo già svolto il ruolo di sottosegretario durante l’incarico ministeriale di Lorenzo Fioramonti conosce già molto bene il ministero di Viale Trastevere e ora dovrà adoperarsi per efficientare una macchina alla quale viene chiesto di andare senza troppa benzina.

D’altronde, il fatto che la scuola debba continuare a reggersi su una scarsa base finanziaria è il motivo che ha spinto Lorenzo Fioramonti a rassegnare le dimissioni.

Il ministro del nuovo Ministero dell’Università e Ricerca è invece Gaetano Manfredi, ingegnere, 56 anni il prossimo 4 gennaio, Rettore dell’Università di Napoli Federico II dall’anno 2014. Manfredi ha scritto e curato quasi una decina di 9 libri e più di 400 lavori scientifici pubblicati a livello internazionale. Il suo campo d’elezione è l’Ingegneria Sismica.

Il viceministro del Miur Anna Ascani ha commentato l’elezione di Azzolina e Manfredi con un post su Twitter: “Buon lavoro a Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi: competenza e serietà premiate!” La speranza, a questo punto, è che i due nuovi ministri possano lavorare con progettualità e senza (troppi) ostacoli.

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Luca Parigi

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