Accordo Rai-Miur, didattica a distanza, lezioni in tv e corsi online

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Con l’accordo Rai-Miur siglato tra televisione pubblica e Ministero dell’Istruzione la scuola torna in tv. In particolar modo, per favorire il processo di didattica a distanza, la Rai mette a disposizione lezioni in tv, corsi online, strumenti per ricerche, approfondimenti e tanto altro materiale che potrà essere usato dai docenti per l’insegnamento e dai ragazzi per lo studio. Il materiale in questione è opportunamente diviso per grado scolastico ovvero per scuole primarie, medie e superiori.

Rai per la Scuola: l’intesa siglata da Azzolina e Salini

Mercoledì 24 marzo la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e l’Amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, hanno messo a punto l’accordo Rai-Miur che rafforza l’impegno della televisione pubblica sul fronte della programmazione dedicata alla scuola.

Più nei dettagli, RaiPlay e Rai Scuola aderiscono alla campagna #LaScuolaNonSiFerma come segue: RaiPlay proponendo sul Web materiale didattico diviso per fasce d’età, mentre Rai Scuola potenziando l’offerta di trasmissioni istruttive nel palinsesto.

L’accordo Rai-Miur interessa anche la linea editoriale di Rai Cultura con speciali ad hoc, documentari, lezioni e con lo Speciale “Scuola 2020” che offre una vasta scelta di risorse utili per integrare le attività di homeschooling. Lo Speciale è già indicato dal Ministero dell’Istruzione tra i materiali multimediali a supporto degli istituti scolastici.

Le vecchie lezioni televisive di Alberto Manzi

I ragazzi di oggi magari non immaginano neanche che nei decenni passati la televisione è stata un canale d’elezione per l’istruzione di massa.

“Non è mai troppo tardi” oggi è un comune modo di dire, ma dal 1960 al 1968 fu anche il titolo del primo programma pensato per favorire l’alfabetizzazione di tutti quegli italiani che per vari motivi non avevano potuto studiare.

Il protagonista delle lezioni che andavano in onda durante il programma era il grande Alberto Manzi. Professore, scrittore e personaggio televisivo, il Manzi fece della televisione una lavagna catodica che da Aosta a Palermo poteva essere letta e ben compresa da tutti all’interno di una grande aula chiamata Italia.

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Luca Parigi

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