La pubblicazione della nota del Ministero dell’Istruzione n. 1585 indica ai dirigenti scolastici le disposizioni da seguire per gestire i cosiddetti lavoratori fragili della scuola. Tale condizione è da ritenersi temporanea e legata all’emergenza epidemiologica. Si prenda ad esempio l’insegnante di ruolo, affetto da una o da più patologie a carattere cronico, reputato non idoneo dal medico competente della scuola a fronte di una domanda dello stesso docente.
Inidoneità al servizio non totale
È chiaro che un lavoratore fragile può esporsi a dei rischi considerevoli nel caso in cui venga contagiato dal Covid-19.
In ogni modo, un’eventuale incompatibilità sanitaria attestata dal dottore potrebbe aprire le porte allo svolgimento di altre mansioni diverse dall’insegnamento. Per fare un esempio pratico, il docente in queste condizioni potrebbe andare a ricoprire ruoli amministrativi e potrebbe venire collocato professionalmente come un Ata.
In questo caso, quindi, i lavoratori fragili continuano a venire impiegati all’interno dell’istituto ma in condizioni ambientali più sicure di quelle rappresentate dall’insegnamento di fronte a una moltitudine di studenti.
A tale riguardo si è espresso anche Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi: “la sorveglianza sanitaria eccezionale deve indicare se gli insegnanti sono idonei all’insegnamento in classe di fronte agli alunni. In caso contrario, verrà valutato un impiego alternativo all’interno della scuola, come ad esempio in biblioteca o in segreteria”.
Questo cambio di ruolo, a carattere temporaneo, porterebbe anche a una modifica dell’orario di lavoro settimanale, che diventerebbe di 36 ore come sancito dall’art. 8 del CCNI Utilizzazioni inidonei. Se poi l’insegnante fosse in una condizione particolarmente a rischio, allora verrà considerato malato e verranno considerate le supplenze.
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[…] medici per sessantamila docenti. Gli insegnanti in questione sono rimasti a casa in quanto “soggetti a rischio” ma questo ammontare va ulteriormente a gravare sulla massiccia mancanza di professori che si sta […]
[…] Inizialmente per queste forme di assunzioni era stata prevista la risoluzione del contratto in caso di nuovi lockdown, ma la disposizione è stata rivista e non ci sarà nessun licenziamento. Vengono poi messi a disposizione 54 milioni di euro per l’eventuale sostituzione dei lavoratori fragili. […]