Improvviso dietrofront del Ministero dell’Istruzione e del Merito sui titoli ottenuti all’estero. Nel corso dell’ultimo confronto con i sindacati, gli esponenti del MIM hanno dichiarato di non voler procedere con la modifica dell’Ordinanza Ministeriale 112/2022. Tale modifica avrebbe permesso a chi ha un conseguito un titolo abilitante o una specializzazione fuori dai confini italiani di stipulare contratti in attesa del riconoscimento dei predetti titoli in ambito nazionale. Il dicastero di Viale Trastevere sta anche vagliando l’opportunità di affidare a terzi la responsabilità delle procedure per il riconoscimento della validità dei titoli in Italia.
Chi ha titoli ottenuti all’estero in coda alle GPS
Il Capo Dipartimento del MIM, Carmela Palumbo, ha detto che è al vaglio la possibilità di inserire chi ha titoli conseguiti all’estero in attesa di riconoscimento in fondo alla graduatoria di prima fascia GPS per permettere loro di stipulare contratti a tempo determinato, ma di non prendere parte alla procedura di stabilizzazione.
Coloro che otterranno il riconoscimento del titolo, comunque, avranno priorità nella partecipazione alla procedura di stabilizzazione dell’a.s. successivo.
Il presidente del sindacato ANIEF, Marcello Pacifico, si dichiara quantomai sorpreso per la scelta di “parcheggiare” gli abilitati all’estero in coda alla graduatoria GPS ricordando anche che tale soluzione è stata già bocciata dalla Corte Costituzionale nel 2011.
A tale riguardo ricordiamo che Anief era l’unico sindacato che aveva deciso di appoggiare la precedente disposizione ministeriale.