Formazione dei docenti: monte ore obbligatorio nel nuovo CCNL

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La formazione dei docenti è una delle priorità ministeriali che sortiscono dalla pubblicazione dell‘atto di indirizzo firmato da Lucia Azzolina. Il testo indica gli obiettivi del Miur per il 2020 e, in particolar modo, quali sono le priorità e le finalità delle varie azioni che saranno compiute quest’anno. Nei prossimi giorni è attesa la presentazione delle linee programmatiche in ambito parlamentare. La ministra ha anche parlato del raggio d’azione del ministero in un filmato postato sui suoi canali social.

Le parole della Azzolina sulla formazione dei docenti

In un video postato su Facebook la ministra dell’Istruzione dice: “Una delle azioni prioritarie del Ministero è rappresentata dalla formazione dell’intero personale scolastico. Ciò è necessario per migliorare e innovare concretamente l’intero sistema educativo e garantire che la Scuola, in ogni sua componente, sia sempre in grado di affrontare i vari cambiamenti sociali, culturali ed economici dettati dal tempo”.

Facendo un piccolo sunto, la Azzolina poi continua: “La formazione degli insegnanti costituisce una condizione indispensabile per garantire l’efficacia dei percorsi formativi, per il cui tramite passa la possibilità di attualizzare la risposta educativa alla domanda delle generazioni a venire, sempre più caratterizzata dalla ricerca di qualità da abbinare a elementi di innovazione.

Sarà necessario, per il personale docente ed educativo, definire nel nuovo CCNL il monte ore annuale obbligatorio per la formazione e assicurare la resa qualitativa dell’offerta, fermo restando anche il bisogno di implementare, a livello tecnologico, un sistema informatico in grado di contenere la storia formativa di ogni insegnante e di farla interagire con i dati anagrafici relativi allo stato di servizio.”

Al momento attuale, comunque, ha anche abbastanza senso sostenere che al di là di ricevere un’adeguata offerta formativa, gli insegnanti italiani devono avere anche il diritto di conoscere i bandi dei prossimi concorsi scuola e di avere uno stipendio equiparato a quello degli altri Paesi Ocse.

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Luca Parigi

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