Decreto Scuola approvato: cosa cambia per il sistema scolastico

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Il Decreto Scuola è stato approvato. Dopo essere passato dal vaglio del Senato a fine maggio, la bozza ha riscosso anche il via libera dalla Camera dei Deputati. Il testo stabilisce disposizioni per lo svolgimento degli esami di Stato, per i voti finali degli studenti, per la fine dell’anno scolastico 2019/2020, per l’inizio del 2020/2021 e per il concorso straordinario per scuola secondaria di I e II grado. Andiamo quindi a riscoprire quali sono le indicazioni salienti che avevamo affrontato anche in degli articoli precedenti.

Le disposizioni principali del Decreto Scuola 2020

Esami di Fine Anno per Medie e Superiori

Il Decreto Scuola conferma sostanzialmente quanto previsto per lo svolgimento degli esami delle scuole medie e superiori relativi all’anno scolastico 2019/2020.

L’Esame delle Medie consisterà nella consegna di un elaborato, nella sua discussione via Web e nella valutazione conclusiva del del Consiglio di classe. La Maturità 2020, invece, consisterà di un’interrogazione in presenza a partire dal 17 giugno.

Ritorno dei giudizi nella scuola primaria

Dal prossimo anno nella scuola primaria i giudizi torneranno a prendere il posto dei voti in decimi.

Un giudizio, infatti, è forse più indicato a descrivere il grado di sviluppo, di crescita e di preparazione di un bambino rispetto a una votazione secca.

Alunni disabili tutelati

Per gli alunni disabili sarà possibile chiedere la reiscrizione allo stesso anno di corso frequentato in quest’anno scolastico minato dall’emergenza epidemiologica.

Questa misura dovrebbe servire a favorire l’inclusione degli alunni con disabilità che quest’anno non hanno potuto seguire i loro piani educativi personalizzati.

Iscrizioni universitarie con riserve per i privatisti

Gli studenti privatisti che sosterranno l’esame di Maturità a settembre potranno partecipare in stato di riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso.

Gli stessi candidati potranno partecipare con riserva anche a concorsi della pubblica amministrazione, selezioni e prove di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di scuola superiore.

Sindaci “capocantieri”

Fino alla data del 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno agire con poteri commissariali riguardo a decisioni di edilizia scolastica.

Si spera che questo possa servire ad accelerare i tempi di eventuali ristrutturazioni, rifacimenti e altri interventi edilizi in vista del prossimo anno scolastico.

Nuove modalità di svolgimento per il concorso straordinario

Il concorso straordinario riservato ai precari della Scuola non consisterà più di una prova a crocette, ma di una prova computer based con quesiti a risposta aperta.

La procedura sarà differente per ciascuna classe di concorso e le prove si terranno non appena l’emergenza sanitaria lo consentirà.

Ai vincitori di concorso assunti nell’anno scolastico 2021/2022, che rientrano nella quota di posti riservati all’anno scolastico 2020/2021, verrà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto dal 1° settembre 2020.

Graduatorie provinciali e digitali

Le graduatorie per incarichi di supplenza diventano provinciali e digitali.

Con la provincializzazione si sgrava il lavoro delle segreterie perché saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire le domande e ad assegnare le relative supplenze.

Le domande, invece, saranno informatizzate per sveltire i tempi di valutazione delle istanze e per attribuire più velocemente gli incarichi.

Tavolo sui percorsi abilitanti

Sarà istituito un tavolo sui percorsi abilitanti presieduto dal Ministro dell’Istruzione.

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Luca Parigi

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