Con ogni probabilità l’Italia sarà la prima nazione al mondo a introdurre nozioni di cambiamento climatico a scuola. Stando a quanto detto dal ministro della Pubblica Istruzione, Lorenzo Fioramonti, in un’intervista all’Agenzia Reuters, a partire dall’anno prossimo gli studenti italiani saranno impegnati, per un totale di 33 ore annuali, a fare lezione su questo argomento che entrerà anche nei programmi di altre materie tradizionali quali fisica e geografia. La notizia sta già avendo una discreta eco internazionale ed è già stata diffusa da importanti organi di stampa quali ad esempio il New York Times. “L’intero ministero sta cambiando per fare della sostenibilità e del clima il centro del modello educativo” – sottolinea Fioramonti – . “Voglio fare del sistema educativo italiano il primo che pone l’ambiente e la società al centro di ciò che impariamo”.
Dal prossimo anno il cambiamento climatico entra a scuola
Negli ultimi anni il famoso detto “Il futuro è dei giovani” sta assumendo una valenza davvero speciale per tutto ciò che riguarda il clima e l’inquinamento.
La riprova diretta a quanto appena detto è che la sedicenne Greta Thunberg sta promuovendo lo sviluppo sostenibile in ogni platea possibile mentre il 23enne Boyan Slat, grazie ad una sua speciale invenzione, sta cercando di ripulire l’oceano dai rifiuti.
Per avere ancora più coscienza di come il mondo stia cambiando a livello ambientale, gli studenti italiani dal prossimo anno scolastico faranno lezione di cambiamento climatico. Nelle lezioni in questione verranno affrontati temi quali il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai, le deforestazioni, gli stati di siccità, le alluvioni e, ovviamente, l’influenza delle azioni antropiche sulla natura.
L’obbiettivo è quello di crescere giovani informati affinché possano diventare cittadini responsabili. L’insegnamento del cambiamento climatico nelle scuole potrebbe avere anche un vantaggio indiretto rappresentato dal fatto che gli studenti, a loro volta, potrebbero informare i propri familiari sulla rivoluzione climatica in atto e su quanto è possibile fare quotidianamente per rispettare maggiormente l’ambiente.
7 Comments
[…] Per l’Esame di Maturità 2020, invece, non ci sarà spazio per la tesina, l’elaborato preparato dagli studenti su un argomento che poteva permettere di collegarsi a varie discipline. Fioramonti ha anche confermato che a partire dal prossimo settembre nelle scuole italiane, dal primo anno di scuola primaria all’ultimo anno delle superiori, verrà introdotta un’ora di educazione civica ambientale. […]
[…] Oltre alle voci sopra elencate ci sono da considerare altri 200.000 euro per l’Educazione Civica Ambientale. […]
[…] era stata ribadita l’importanza di introdurre nella materia anche delle nozioni di educazione ambientale, per vivere nel pieno rispetto del pianeta che ci […]
[…] tanto che nel suo ruolo ministeriale aveva lanciato l’idea di istituire una materia quale educazione ambientale e aveva chiesto a istituti e insegnanti di considerare giustificati gli studenti che avrebbero […]
[…] le necessarie Linee guida”. All’inizio del precedente ministero si era parlato di educazione ambientale che poi pare essere diventata educazione civica a carattere […]
[…] ministero Fioramonti era stato praticamente deciso di istituire almeno un’ora a settimana di educazione ambientale. A tutt’oggi gli argomenti green ed eco rappresentano uno dei tre filoni previsti dalla Legge […]
[…] Sviluppo Sostenibile. È il nucleo che include temi quali educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio. Tra l’altro, durante il periodo in cui Fioramonti era ministro dell’Istruzione, anche quale conseguenza dell’effetto Greta Thunberg e della nascita dei Friday For Future, era stato praticamente deciso che il nuovo insegnamento dovesse riguardare solo tematiche ecologiche. […]